Una piccola realtà artigianale con poco più di un ettaro di vigneto sul Carso Triestino e una produzione annua di circa 4000 bottiglie. L’azienda fonda le sue origini agli inizi del 900, ma è solo nel 2018 che Peter Radovic, classe ’91, decide di dare una svolta all’attività vitivinicola, adottando una serie di piccole rivoluzioni in cantina, tra le altre, l’introduzione di tini in pietra locale per la macerazione dell’uva. In vigna come in cantina interviene il meno possibile: gestione biologica del vigneto, utilizzo di lieviti indigeni, fermentazione spontanea e nessuna chiarifica o filtrazione.